Così anche stanotte, quando Nicosia è tornata nello stato in cui si trova quasi tutto l'anno. Silenziosa, sola, deserta.
Nicosia si prepara per mesi alla festa primaverile, al momento magico in cui le due camelie - signore del chiostro - schiudono i loro fiori rosa e bianchi, esplodendo in tutta la loro meraviglia.
E' la natura che si risveglia, a Nicosia come in ogni luogo, in tutta la sua forza.
E ' la primavera che si annusa nell'aria, è la giornata di tiepido sole che ti invita a stare fuori, è il corpo che si toglie l'inverno di dosso. E' la luce che ti sveglia la mattina e che ti spinge a scendere dal letto e a spalancare la finestra.
La natura si prepara per mesi a questo momento, così come Nicosia.
Forse può dispiacere un po' vedere le centinaia di persone che scendono la stretta strada tra gli olivi, che tornano alle loro case con una camelia in braccio, capire che la festa è finita, chiudere il cancello del chiostro e lasciare le due camelie nel silenzio.
Ma il sorriso dei volti, la gioia dei bambini, le risate e le chiacchiere fatte sorseggiando un buon bicchiere di vino, i passi che hanno calpestato il sagrato e i dintorni, le danze e le musiche, i giochi, le emozioni e molto altro ancora sono quello che rimangono nelle mura del convento. E nei cuori di chi ha vissuto queste due magiche giornate...
Un grazie di cuore a tutte quelle persone (e sono veramente tante) che hanno collaborato in vario modo e con grande disponibilità ed entusiasmo alla riuscita della festa.
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